DONATA PIZZI

INTOLERANCE ZERO

DESCRIZIONE

Ulitsa Lesnaja a Mosca, via Valdonica a Bologna, Barron Road a Barnwell: Anna Politkovskaja, Marco Biagi, Fiona e Francesca Pilkington hanno perso la vita in questi luoghi, in questo primo decennio del XXI secolo, che si apre con l’attacco alle Torri Gemelle di New York. Non semplici spazi, ma testimoni incancellabili di morti ingiuste all’insegna dell’intolleranza. Donata Pizzi li ha cercati, e fotografati, insieme a molti altri, per ricordare la storia che ciascuno di essi porta in sé ma anche per dire che ancora oggi nessun luogo sfugge dal poter diventare prima o poi scenario di episodi di discriminazione e sopraffazione.

Donata Pizzi Intolerance Zero invito e CDDa questo viaggio negli spazi della coscienza nasce INTOLERANCE ZERO, la mostra fotografica in programma alla TRIENNALE DI MILANO dal 5 al 31 marzo 2011, promossa dalla Triennale stessa, dalla Robert F. Kennedy Foundation of Europe e dalla Fondazione Doppia Difesa con il patrocinio della Presidenza dei Ministri – Ministro per le Pari Opportunità, il sostegno di Wind, il generoso contributo organizzativo di C-Zone e ComediArting e il supporto tecnico di Toshiba e Zanotta.

Ancora oggi bisogna quindi lottare per difendere ciò che pensavamo di avere definitivamente acquisito: il diritto a una corretta informazione, la libertà di pensiero, il rispetto di culture o valori diversi dai nostri, l’integrazione di chi è portatore di handicap o parte di una minoranza etnica, religiosa o di genere, la tolleranza nel senso più ampio e completo del termine.

Per questo Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, Kerry Kennedy presidente della Robert F. Kennedy Foundation (che si batte per la giustizia sociale e il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo), Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, impegnate con Doppia Difesa nella tutela dei diritti delle vittime di violenza e abusi, soprattutto donne e bambini, si uniscono per sostenere il messaggio della mostra INTOLERANCE ZERO.

Le fotografie di Donata Pizzi vogliono introdurre e provocare una riflessione sul tema dell’intolleranza attraverso i casi di persone morte nel primo decennio del XXI secolo perché portatrici di un’idea di libertà e giustizia.
Uomini e donne come Hina Saleem, la ragazza pakistana uccisa l’11 agosto 2006 vicino a Brescia, nella casa di famiglia, dal padre e da alcuni parenti per non aver accettato il marito pachistano scelto dalla famiglia. Come padre Anthony Kaiser, ucciso a Naivasha, in Kenya, per aver denunciato la corruzione del governo e aver difeso il diritto agli insediamenti delle tribù keniote più deboli. O come Eudy Simelane, capitano della nazionale sudafricana di calcio, 25 anni, violentata e uccisa nel 2008 in uno stupro collettivo nella township di Kwa Tema, nel Gauteng, in Sudafrica, dove era nata e dove viveva apertamente la sua omosessualità.

“Queste persone che muoiono ora, sono vicinissime a me, sono miei coetanei, e tante sono donne, che vivono e lottano nel mio stesso tempo. Ho pensato di testimoniare il loro impegno fotografando i luoghi dove sono state assassinate, per ricordarle oltre il momento cruento della cronaca. Tutti questi luoghi, lontanissimi tra loro, ma vicinissimi alla vita di ognuno di noi (una qualsiasi strada, un anonimo interno, un grande magazzino, un paesaggio), vogliono ricordare l’incongruità e la diffusione oggi di una violenza che ci riporta ai secoli bui. Nella mia convinzione le immagini ci aiutano a non dimenticare, a riflettere, per mantenere vivi l’energia e l’impegno di queste persone generose e libere, che hanno vissuto vite vere “, commenta Donata Pizzi.

INTOLERANCE ZERO vuole essere la prima pietra di un progetto più ampio dedicato a sensibilizzare ed educare rispetto al tema della tolleranza attraverso dibattiti, eventi, incontri nelle scuole, l’istituzione di una giornata dedicata, un

INTOLERANCE ZERO DAY, la divulgazione attraverso il web e i social network. Un continuo work in progress che si nutrirà della partecipazionei dei navigatori in rete, degli studenti, dei giornalisti – di chiunque vorrà portare una sua testimonianza.

TAPPE

ITALIA. Milano, La Triennale di Milano. 5– 31 marzo 2011