CORRADO CAGLI a Roma!

Corrado Cagli è stato un artista che ha attraversato da protagonista la storia del Novecento.

A lui la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale con l’Archivio Cagli, Poema e ComediArting, dedica una grande mostra, fino al 6 gennaio al Museo di Palazzo Cipolla a Roma. Nella retrospettiva antologica “Corrado Cagli. Folgorazioni e Mutazioni”, curata da Bruno Corà, attraverso 200 opere si ricostruisce la vastissima attività creativa dell’artista, con dipinti, sculture, bozzetti e costumi teatrali, arazzi e grafiche, provenienti da importanti istituzioni e prestigiose collezioni private. Secondo il Prof. Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, Cagli “è un personaggio che sicuramente ha spaziato nel mondo dell’arte come pochi, perché oltre ad essere stato un grande pittore, è stato anche un grande musicista, pochi lo sanno, è stato, tra l’altro, il cocreatore del New York Ballet.”E’ stato un visionario, ha creato opere che sono anticipatrici di quelle che sono state stagioni diverse dell’arte. Ne vorrei citare una: per me è tra i padri della Street Art, perché lui diceva che l’arte deve essere esposta sui muri, non deve essere esposta solo nel chiuso dei musei e negli spazi esposotivi dell’arte. Un uomo che aveva delle visioni”. La mostra ripercorre le varie tappe del percorso artistico di Cagli: dai lavori ad olio a cavallo degli anni ’20 e ’30, nel periodo della Scuola Romana ai disegni, dalle prove neometafisiche elaborate a New York nel anni ’40 agli studi sulla Quarta dimensione e lo sperimentalismo, dalle Metamorfosi tra gli anni ’50 e ’60 alle suggestive Carte, fino alle Mutazioni modulari degli anni Settanta Il curatore Bruno Corà definisce Cagli: “Un artista come un tempo, leonardesco, multiforme, che poteva affrontare qualsiasi argomento, con il linguaggio che lui decideva di produrre, quindi anche dal punto di vista morfologico, dei generi, è stato ricco, munifico”. “E’ stato capofila, a tutti i livelli, dal punto di vista culturale, poetico e anche artistico”.

 

Chagall è arrivato a Bologna!

Dal 20 settembre, a Palazzo Albergati di Bologna, una mostra dedicata al grande artista russo, Chagall. Sogno e Magia: 160 opere che raccontano, attraverso il filo conduttore della sensibilità poetica e magica, l’originalissima lingua poetica di Marc Chagall (1887-1985).

La mostra Chagall. Sogno e Magia vede il patrocinio del Comune di Bologna ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con la collaborazione di ComediArting.

Curata da Dolores Duràn Ucar.

La cultura ebraica, la cultura russa e quella occidentale, il suo amore per la letteratura, il suo profondo credo religioso, il puro concetto di Amore e quello di tradizione, il sentimento per la sua sempre amatissima moglie Bella, in 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni.

Un nucleo di opere rare e straordinarie, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico.
La mostra racconta il mondo intriso di stupore e meraviglia dell’artista.

A Lisbona le stelle della POP – ART!

Andy Warhol e Lichtenstein insieme ad altri grandi artisti con 122 opere nella mostra “Estrelas da Pop Art”

Grazie alla collaborazione tra Arthemisia, Comediarting e Art For You, ha da poco inaugurato nella Torre Ovest dell’Antiga Cordoaria Nacional di LisbonaEstrelas da Pop Art“, la mostra che riunisce – accanto alle opere de The Fab 4 della Pop Art Andy Warhol, Jasper Johns, Robert Rauschenberg e Roy Lichtenstein – lavori di David Salle, Félix González Torres, Jean Michel Basquiat, Jeff Koons, Julian Schnabel e Keith Haring. La mostra, con un totale di 117 opere, è a cura di Lola Durán Ucar e sarà visitabile fino al 5 gennaio 2020.

Progettata e prodotta dalla compagnia portoghese Art For You con Arthemisia, la mostra “Stars of Pop Art” porta in Portogallo alcuni dei nomi più importanti di questo movimento nato negli anni ’50 in Inghilterra, ma la cui maturità viene raggiunta negli anni ’60 negli Stati Uniti d’America.

Proveniente direttamente dal Museo de la Pasion di Valladolid e riadattata per lo spazio della capitale portoghese, la mostra offre una visione completa di questa scuola estetico-artistica inaugurata nel 1956 dal collage di Richard Hamilton. Un punto di riferimento interpretato come passaggio dalla modernità alla postmodernità nell’arte occidentale.

A Siviglia inaugura Rubens

La mostra Rubens: Ercole e Deianira. Capolavori dalle collezioni italiane è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e realizzata da Poema, Comediarting e Arthemisia, con il patrocinio del Comune di Siviglia.

Curata da Anna Maria Bava, Direttore della Galleria Sabauda di Torino con la collaborazione di Cristina Carrillo de Albornoz de Fisac, l’esposizione è ospitata nel Museo Palacio de la Condesa de Lebrija dal 4 aprile fino al 22 settembre.

Due dei più importanti capolavori di Peter Paul Rubens, indiscusso capofila del Seicento fiammingo, arrivano dall’Italia in Spagna: Ercole nel giardino delle Hesperides e Deyanira tentata dalla Furia. Le due grandi tele conservate presso i Musei Reali di Torino – Galleria Sabauda saranno esposte nel Palazzo di Lebrija di Siviglia dal 4 aprile al 22 settembre in una mostra intitolata Rubens: Ercole e Deianira. Capolavori dalle collezioni italiane.

La mostra rientra in un più ampio progetto dal titolo “Capolavori dalle Collezioni italiane” che prevede di portare d’ora in poi diversi capolavori, provenienti dai più importanti musei italiani, nella splendida cornice della casa museo Palacio de Lebrija, tracciando ogni volta un fil rouge con i prestigiosi reperti ivi conservati.

L’esposizione propone un raffronto diretto tra le opere provenienti dall’Italia e i mosaici e le sculture della collezione unica del Palazzo sivigliano: Ercole e Deianira saranno i protagonisti di un aperto dialogo con le figure mitologiche che popolano le decorazioni musive, gli arabeschi del patio e i busti marmorei di ispirazione classica greco-romana conservati nel Museo.

Studioso e umanista dall’intelletto vorace, Rubens è vicino alla Spagna per l’amicizia con l’altro grande pittore barocco Diego de Velázquez e per aver servito tra le corti europee anche quella spagnola. Le due punte di diamante della sua produzione artistica che saranno esposte a Siviglia raccontano due diversi episodi delle storie di Ercole.

Nelle prima imponente tela – 2,46 x 1,68 metri – l’eroe è raffigurato nel momento in cui, dopo aver ucciso il serpente guardiano Ladone, raccoglie dall’albero i pomi d’oro che erano custoditi nel giardino delle Esperidi, cioè i frutti che avrebbero dato compimento alla sua undicesima fatica. Con il braccio destro egli si appoggia al bastone ligneo da lui stesso costruito per affrontare la prima fatica contro il leone di Nemea, di cui indossa la pelle che lo avvolge e che, insieme alla clava, divenne il suo principale attributo. Ercole calpesta vittoriosamente la testa del feroce serpente che giace esangue ai suoi piedi, mentre ha ancora la zampa avvinghiata alla clava, nell’ultimo disperato tentativo di resistere alla forza sovrumana del semidio.

Nel secondo maestoso dipinto – 2,45 x 1,68 metri – Deianira, sposa di Ercole (che ricorda le fattezze della seconda moglie di Rubens, Hélène Fourment) è rappresentata mentre alza lo sguardo verso l’alto prestando attenzione alle parole che le bisbiglia la Furia, dea della vendetta con i capelli di serpente che, piegandosi verso di lei, le offre la tunica bagnata dal sangue del centauro Nesso. Non sospettando che il sangue fosse avvelenato, ma credendolo invece una pozione amorosa che le avrebbe fatto riconquistare l’amore del marito, invaghitosi della bella Iole, Deianira offrirà successivamente il manto in dono a Ercole, provocandone la morte atroce e uccidendosi a sua volta per il rimorso.

L’inestimabile valore artistico dei tesori custoditi nel Palazzo de Lebrija si arricchisce con queste due grandi opere: e chi, se non proprio Rubens, definito “L’Omero della pittura” da Eugéne Delacroix, poteva adempiere al meglio a tracciare un fil rouge con i prestigiosi reperti ricchi di spunti mitologici conservati a Siviglia?

Inaugurato in Portogallo “Il Circo” di Fernand Léger

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Una nuova mostra di ComediArting all’insegna di #ArteOvunque è stata inauguarta lo scorso Giovedì 6 settembre, nel Centro Commerciale NorteShopping, uno dei più importanti del Portogallo. Il progetto è dedicato al tema del Circo di Fernand Léger.

La mostra “The Circus” Fernand Léger è una serie di 52 litografie, originali e firmate, che fanno parte del ‘livre d’artiste”, pubblicato nel 1950, su richiesta dell’amico Tériade, editore e scrittore molto noto nella Francia nel XX secolo. Uno spettacolo permanente che ci porta nel mondo di Léger e della sua evoluzione nell’arte, il cui punto culminante è rappresentato proprio da questa serie.

Aggiunge fascino un allestimento a forma di stella e toni blu e bianchi, la struttura che accoglie la mostra – ideata e realizzata dallo studio FAHR021.3 – presenta infatti un viaggio esperienzale nel lavoro di uno dei grandi Storia dell’arte del XX secolo, che ha saputo rappresentare l’arte circense come nessun altro. Ammiratore dell’arte di Léger, anche l’ex segretario di Stato portoghese per la Cultura, Jorge Barreto Xavier, che è intervenuto all’inaugurazione.

Sarah Jessica Parker visita “Picasso NOTO”

Siamo onorati che Sarah Jessica Parker, durante la sua permanenza a Noto, abbia voluto visitare, anche le mostre dedicate a Pablo Picasso e Frida Kahlo, prodotte da Gianni Filippini ospitate al Convitto delle Arti – Noto Museum. L’attrice americana, in vacanza in Sicilia con il marito Matthew Broderick e le figlie, è arrivata all’inizio del questo pomeriggio, girando per i due piani  storico edificio, che ospita le 208 opere di Pablo Picasso e le 80 immagini dei più grandi fotografi del tempo per la grande artista messicana, Frida Kahlo. Grazie Sarah J.!

(Foto per gentile concessione di Florinda Vicari)

“Arte Colombo” da Warhol a Lichtenstein le nostre mostre per uno spazio inusuale

Grazie alla Sota Company, ComediArting è stata chiamata a collaborare con il progetto “Arte Colombo” a Lisbona, il museo temporaneo che si svolge nella piazza centrale del centro commerciale Colombo.

L’iniziativa “Arte Colombo” è stata lanciata nel 2011 e presentata in collaborazione con il Museo della Collezione Berardo per la mostra con le opere di quattro artisti nazionali: Joana Vasconcelos, Miguel Palma, Susana Anágua e Isaac Pinheiro. A seguire il National Museum of Ancient Art (2012), poi la mostra “Andy Warhol Icons” (2013), l’installazione interattiva “The Pool” dell’artista nordamericana Jen Lewin (2014), seguita da “la Divina Commedia di Salvador Dalí” 2015), la mostra fotografica di Terry O’Neill – “Star Faces” e quella dei ritratti di Frida Kahlo tra le altre. Quest’anno è la volta di Roy Lichtenstein attualmente in corso.

 

Le nostre mostre e collezioni per Arte Colombo:

ANDY WARHOL. La mostra “Andy Warhol – Icons, Psaier and the Factory Artworks” è stata ideata, progettata e prodotta da State of the Art per Sonae Sierra.

La mostra comprendeva opere originali di Andy Warhol (1928-1987), uno dei più importanti artisti di Pop Art, con allestimento ispirato alla “Factory”, lo studio dell’artista. La struttura espositiva era composta da 1.500 lattine di metallo e si trovava nella piazza centrale del centro commerciale “Colombo”, un progetto senza precedenti dello studio LIKEarchitects.

Oltre a opere famose, come le zuppe Campbell’s e i ritratti di Marilyn Monroe, la mostra presentava opere firmate da Pietro Psaier, un artista misterioso, di cui rimangono solo poche tracce. (Immagini © Fernando Guerra FG + SG).

SALVADOR DALI. Segna la quinta edizione del progetto “Art at Colombo”, lo spazio museale della mostra è stato suddiviso in nove sale collegate, consentendo la moltiplicazione di possibili percorsi espositivi. Nell’anno che ha segnato il 750 ° anniversario della nascita di Dante Alighieri, una mostra di cento incisioni originali di Salvador Dalí, che illustrano i viaggi di Dante attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. La mostra è stata esposta nella piazza centrale di Colombo dal 17 giugno al 20 settembre 2015. (Immagini © Fernando Guerra).

FRIDA KAHLO. Ambientata in un padiglione espositivo creato da 4000 metri di filo giallo, la mostra includeva anche video di modelli contemporanei in super slow motion. ComediArting ha prestato le fotografie originali di Frida Kahlo scattate da alcuni dei principali fotografi del 20 ° secolo, come Nickolas Muray, Edward Weston e Imogen Cunningham. La mostra, per la prima volta in Portogallo, ha riunito 71 fotografie originali di questo artista di fama mondiale.

TERRY O’NEIL. La mostra “Terry O’Neill. Faces of the Stars “al Colombo Center, ha presentato 50 delle opere più famose del leggendario fotografo britannico Terry O’Neill, che fin dagli inizi degli anni ’60 ha dedicato la sua carriera a catturare con la sua macchina da presa le personalità più famose del suo tempo, convertendole in icone

La curatrice Cristina Carrillo de Albornoz Fisac ​​è stata invitata a includere una selezione dei più famosi scatti di attori, cantanti e modelle di O’Neill come Sean Connery, i Beatles, Frank Sinatra, Elton John e Faye Dunaway, la sua futura moglie, la mattina dopo aver vinto il suo Oscar. Momenti privati ​​spontanei spesso catturati grazie alla sua relazione personale con le stelle, rendono queste immagini iconiche e intime allo stesso tempo.

La mostra organizzata per Sonae Sierra ha contato sul sostegno istituzionale della Fundação D. Luis I., l’Ambasciata britannica, il British Council e faceva parte del programma ufficiale dell’Anno Portoghese del Cinema e dell’Audiovisivo. La mostra ha ricevuto oltre 184.500 visitatori in tre mesi. (Immagini © Valter Vinagre)

ROY LICHTENSTEIN. “Roy Lichtenstein and Pop Art” è il titolo della nuova mostra presentata nell’ottava edizione del progetto “The Art Arrived in Colombo”, ufficialmente aperta e visitabile dal pubblico da questo momento.

Il lavoro di Roy Lichtenstein (1923-1997) sarà esposto in quattro sezioni organizzate cronologicamente: “Pop”, “Landscapes”, “Homages” e “Posters”. Uno dei creatori del movimento Pop Art, Roy Lichtenstein, ha trasformato le immagini della cultura popolare e delle masse da pubblicità, serie e vita quotidiana. “Crying Girl”, “Whaam!” e “Quando ho aperto il fuoco” sono alcuni dei pezzi più emblematici nella tenuta dell’artista, come visto a settembre al Centro Commerciale Colombo.

Inaugurata “I love LEGO” a Seul. L’esposizione con i mattoncini più famosi del mondo

Dal 20 luglio al 31 dicembre 2018, COMEDIARTING in collaborazione con ARTHEMESIA e Jhaha presso il Lotte Culture Hall at Lotte Mall Gimpo Airport Branch di Seul, uno dei centri commerciali più grandi della Corea del Sud, presentano I Love Lego, un’esposizione interamente realizzata con i mattoncini più famosi del mondo.

Tanti “mondi in miniatura” per decine di mq di esposizione: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma fino alla conquista dello spazio, in un futuro non molto lontano. Inoltre, per la prima volta, sarà visibile la riproduzione del Nido dell’Aquila, inespugnabile roccaforte della serie tv Game of Thrones.

Ognuna di queste installazioni è stata ideata da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa e opera con una modalità peculiare.
Le associazioni che uniscono appassionati e costruttori LEGO sono molte, ma queste sono spesso semplici punti di ritrovo tra appassionati che lavorano singolarmente a piccole installazioni.

RomaBrick invece pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo. Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: non c’è nulla di prodotto in precedenza, ma ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita ex novo da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.

Inaugurata ieri al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese a Roma

 

Inaugurata ieri al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese a Roma

Peter Kim Sull’Orlo della Forma a cura di Maria Giovanna Musso

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

22 giugno – 4 novembre 2018

Roma, 22 giugno 2018. È iniziata con grande successo l’anteprima assoluta per Roma della mostra Sull’ Orlo della Forma dell’artista coreano Peter Kim, inaugurata ieri sera nelle sale del Museo Bilotti di Villa Borghese, che ha visto la partecipazione di Pasquale Ciacciarelli Presidente Commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio.

Un momento di condivisione nella serata inaugurale della personale di Peter Kim, attualmente residente negli Stati Uniti e presente con la curatrice Maria Giovanna Musso alla mostra che apre da oggi 22 giugno fino al 4 novembre con ingresso libero.

L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata e curata da Maria Giovanna Musso, sostenuta da De Berg e organizzata da Comediarting, al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese, Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Per la mostra al Museo Bilotti, sono state scelte venticinque opere dedicate al rapporto tra la forma e il vuoto e, in particolare, al tema archetipico del vaso, insieme a una serie di disegni e ad alcune opere più materiche, matasse informi di fili colorati, poste in una cornice tematica di notevole impatto visivo, che esplorano la memoria di un tempo sospeso tra le sollecitazioni del presente, con particolare riferimento al rapporto fra natura e cultura.

L’allestimento della mostra mette in risalto le opere di Kim appositamente selezionate dalla curatrice creando un percorso raffinato tra le preziose quadrerie e sculture della Collezione permanente del Museo Bilotti.

Peter Kim si è formato in Asia e in Europa. Le sue opere sono state esposte in diversi musei e gallerie in Francia, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Belgio, Messico, Serbia.

La sua opera integra ispirazioni provenienti da entrambi gli universi simbolici, quello dell’ Oriente e quello dell’ Occidente. Kim sceglie la linea come veicolo di accesso alle pieghe più profonde del reale. Nel suo lavoro la linea ripetuta e’ usata come un mantra visivo, un’ ossessione gestuale che incide nello spazio e costruisce una ragnatela a cui annettere il reale.

L’artista coreano Peter Kim al Museo Bilotti di Villa Borghese con Sull’orlo della forma

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
22 giugno – 4 novembre 2018

La mostra, curata da Maria Giovanna Musso, è dedicata al rapporto tra la forma e il vuoto e, in particolare, al tema archetipico del vaso.

Roma, 21 giugno 2018. Vasi e matasse informi di fili colorati. Il Vaso, soprattutto, come forma archetipica, luogo a-temporale in cui conservare la memoria del mondo, forma che separa e include, dove convergono il finito e l’infinito.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata e curata da Maria Giovanna Musso, sostenuta da De Berg e organizzata da Comediarting, arriva in anteprima assoluta per Roma, al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese, Sull’orlo della forma, la mostra dell’artista coreano Peter Kim. Servizi museali di Zètema

Progetto Cultura

Peter Kim si è formato in Asia e in Europa e attualmente vive a New York. Le sue opere sono state esposte in diversi musei e gallerie in Francia, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Belgio, Messico, Serbia.

La ricerca espressiva dell’artista è caratterizzata da un costante richiamo ai temi archetipici della memoria, alle fratture del tempo e alle sollecitazioni del presente, con particolare riferimento al rapporto fra natura e cultura. Kim usa la linea come strumento di creazione e di accesso alle pieghe più profonde del reale. Nel suo lavoro la linea ripetuta è usata come un mantra visivo, un’ossessione gestuale che incide nello spazio e costruisce una ragnatela a cui annettere il reale.

Per la mostra al Museo Bilotti sono state selezionate le opere di Kim dedicate prevalentemente al tema archetipico del vaso, insieme a una serie di disegni e ad alcune opere più materiche (matasse informi di fili colorati), poste in una cornice che esalti, al tempo stesso, il carattere del luogo espositivo e la peculiarità di un artista ancora poco conosciuto in Italia. Tutti i lavori scelti dalla curatrice sono quelli in cui “l’artista si attarda ai bordi del reale, insistendo sui limiti della figura e sul vuoto che essa delinea, sull’orlo della forma dove si decide il senso e il destino delle cose”.

Per l’esposizione verrà realizzato un catalogo a cura di Maria Giovanna Musso, con testi di Maria Giovanna Musso e Vittoria Biasi.

Biografia

PETER KIM - SULL’ORLO DELLA FORMA 22 giugno – 4 novembre 2018 Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Peter Kim, nato nel 1967 a Gwangju (Corea del Sud), si diploma nel 1998 all’École Nationale Superieur des Arts Plastiques (Marsiglia), e nel 2000 alla National Superior Diplome of Plastic Expression (Marsiglia), proseguendo la sua formazione in Europa con un Culture Course a Berlino per ricerche su Max Ernst. Attualmente vive e lavora a New York. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche museali fra cui il MAMAC (Modern and Contemporary art Museum di Nizza), l’Art Museum Gwangju, e il Gwangju Kumho Culture Foundation di Seoul. Ha all’attivo diverse mostre personali e collettive a Hong Kong, New York, Nizza, Parigi, Seoul, Belgrado, Strasburgo, Merida (Mexico).

Segreteria Organizzativa
Comediarting S.r.l.
tel. +39.0637518280
info@comediarting.com

Ufficio Stampa
Sonia Dametto
tel.: +39.3927182787
soniapress@teletu.it

Titolo mostra
Sull’orlo della forma

Luogo Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Viale
Fiorello La Guardia 6, Roma

Apertura al pubblico 22 giugno – 4 novembre 2018

Inaugurazione 21 giugno ore 18.30 – 20.00

Orario Da martedì a venerdì ore 13.00 – 19.00 Sabato e domenica ore 10.00 – 19.00
Dal 1 ottobre è in vigore l’orario invernale
Da martedì a venerdì ore 10.00 – 16.00 Sabato e domenica ore 10.00 – 19.00
(Ingresso consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura)

Biglietti Ingresso gratuito

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
A cura di Maria Giovanna Musso

Servizi museali  Zètema Progetto Cultura
Servizi Vigilanza  UNISECUR srl

SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI
Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane

Info Mostra 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museocarlobilotti.it; www.museiincomune.it