Inaugurata ieri al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese a Roma

 

Inaugurata ieri al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese a Roma

Peter Kim Sull’Orlo della Forma a cura di Maria Giovanna Musso

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

22 giugno – 4 novembre 2018

Roma, 22 giugno 2018. È iniziata con grande successo l’anteprima assoluta per Roma della mostra Sull’ Orlo della Forma dell’artista coreano Peter Kim, inaugurata ieri sera nelle sale del Museo Bilotti di Villa Borghese, che ha visto la partecipazione di Pasquale Ciacciarelli Presidente Commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio.

Un momento di condivisione nella serata inaugurale della personale di Peter Kim, attualmente residente negli Stati Uniti e presente con la curatrice Maria Giovanna Musso alla mostra che apre da oggi 22 giugno fino al 4 novembre con ingresso libero.

L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata e curata da Maria Giovanna Musso, sostenuta da De Berg e organizzata da Comediarting, al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese, Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Per la mostra al Museo Bilotti, sono state scelte venticinque opere dedicate al rapporto tra la forma e il vuoto e, in particolare, al tema archetipico del vaso, insieme a una serie di disegni e ad alcune opere più materiche, matasse informi di fili colorati, poste in una cornice tematica di notevole impatto visivo, che esplorano la memoria di un tempo sospeso tra le sollecitazioni del presente, con particolare riferimento al rapporto fra natura e cultura.

L’allestimento della mostra mette in risalto le opere di Kim appositamente selezionate dalla curatrice creando un percorso raffinato tra le preziose quadrerie e sculture della Collezione permanente del Museo Bilotti.

Peter Kim si è formato in Asia e in Europa. Le sue opere sono state esposte in diversi musei e gallerie in Francia, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Belgio, Messico, Serbia.

La sua opera integra ispirazioni provenienti da entrambi gli universi simbolici, quello dell’ Oriente e quello dell’ Occidente. Kim sceglie la linea come veicolo di accesso alle pieghe più profonde del reale. Nel suo lavoro la linea ripetuta e’ usata come un mantra visivo, un’ ossessione gestuale che incide nello spazio e costruisce una ragnatela a cui annettere il reale.